Bazzaro Ernesto
Autoritratto
Le
ricerche di Grandi ebbero una grande efficacia nell'ambiente artistico
che a Milano raccoglieva personalità di varie regioni, italiane e no.
Raramente, tuttavia, se ne intese compiutamente la lezione, l'essenza
della sua scultura, che tendeva a trasfondere luce all'interno delle
masse plastiche, a scuoterle e vivificarle dal di dentro; ci si
accontentò invece di un pittoricismo di superficie, che però non
intaccava la tradizionale concezione della «statuaria», oppure la
sfaldava in un bozzettismo frammentario, aneddotico. Era comunque
stabilita un'abitudine all'indagine della realtà fenomenica molto più
disincantata, ed acquisita la certezza della prevalenza dell'apporto
soggettivo alla visione. L'Autoritratto del Bazzaro ha indubbiamente una
radice naturalistica, ma la luce che solca e ribalta le superfici lo
arricchisce di tante allusioni da creare un'autonomia totalmente
svincolata dal vero.
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